Questa fase della vita è complessa e delicata perché coinvolge non solo il ragazzo ma anche tutto il sistema che lo circonda e in cui è inserito: famiglia, scuola, amici.
Fisicamente avvengono cambiamenti importanti e visibili, ma soprattutto nuovi che il ragazzo deve imparare a riconoscere e gestire (le pulsioni sessuali, la rabbia, la voce, la propria immagine).
Psicologicamente si crea la necessità di scoprire il mondo e crearsi nuovi modelli di lettura della realtà che non siano solo quelli genitoriali.
Si cercano nuove appartenenze e si “provano “ diverse identità. L’opposizione è spesso la modalità con cui gli adolescenti riescono più facilmente a comunicare.
L’impatto sulla famiglia di questo periodo di vita scuote gli equilibri. “Cosa fare?” “Come aiutarlo?” Sono le domande classiche. “mi sento impotente”
“ho paura che frequenti brutte compagnie” sono le emozioni spesso riferite.
Lavorare con l’adolescente significa aiutarlo nell’imparare a conoscere questo nuovo Sè che affiora. Lavorare con le famiglie significa aiutarle nell’accompagnarei
figli in questo percorso di crescita.